Lettera ai macellai al tempo del coronavirus

Cari Soci, colleghi e amici,

vi sono molti argomenti positivi, di cui potremmo parlare, che riguardano il lavoro di noi macellai.

 

Ma quanto sta succedendo intorno a noi in questo momento è certamente più importante di qualunque altro argomento, anche se positivo. E io voglio sottolineare il lavoro e lo sforzo che stiamo facendo qui, oggi, durante l’emergenza Covid-19.

Spero vivamente che quest’emergenza finisca al più presto e che si ritorni alla vita normale quanto prima.

 

Quest’esperienza servirà, se non altro, a ricordarci il ruolo delle botteghe di macelleria, dei panettieri, degli ortolani, ed il compito che questi lavoratori svolgono al servizio della comunità.

 

Il recente passato ci insegna che, quando ci sono degli eventi gravi che coinvolgono in vario modo la popolazione, tutti si ricordano dell’importanza dei negozi tradizionali e della loro utilità nelle periferie, nei piccoli borghi e nelle comunità dei paesi. Tutti capiscono quanto queste attività siano importanti per la tutela della qualità e per il mantenimento del tanto rivendicato Made in Italy.

 

In una situazione come quella che stiamo vivendo, l’importanza delle botteghe si palesa anche per quanto concerne la coesione sociale, la sicurezza delle strade, la sopravvivenza degli anziani e delle piccole comunità.

 

Mi domando: una volta rientrata l’emergenza, rimarrà questa stessa percezione nella mente dei consumatori e dei cittadini?

 

L’indifferenza verso gli altri non ci permette di pensare ad un fatto semplice: come può il piccolo negozio sopravvivere solo per i momenti di difficoltà, quando abbiamo ospiti importanti oppure quando non possiamo percorrere la distanza per raggiungere il centro commerciale.

 

Non esiste risposta, infatti non ho fatto la domanda. Sapientemente i nostri colleghi lavorano con criterio e capacità, creando un proprio mercato fatto di esperienza e qualità. Sono soddisfatti del proprio lavoro.

 

Va riconosciuto un merito a tutte quelle ASSOCIAZIONI MACELLAI PROVINCIALI di FEDERCARNI che, con tanta fatica, hanno sempre spinto sull’importanza della formazione continua e della comunicazione con i Soci macellai.


Una buona e moderna condotta aziendale estesa a tutti i colleghi o, perlomeno, a quelli che hanno avuto il buon senso di interessarsi al loro futuro. Diffondere il cambiamento e l’innovazione è stato il compito eseguito.

 

Permettetemi di tornare alle nostre botteghe e di vedere, come in un film, quello che succede tutti i giorni nelle macellerie, quasi tutte rimaste aperte.

 

La cosa più facile da dire, per un commerciante, è che chi ha potuto tenere il proprio negozio aperto è fortunato, perché non ha perso gli incassi ed ha potuto affrontare i tanti costi che, tutti i giorni, trova alzando la saracinesca.

 

Tutto vero.

 

Ma dobbiamo riconoscere che scegliere di rimanere esposti alla malattia non è una scelta di poco conto. Dobbiamo riconoscere che ogni cliente che entra in negozio è un potenziale pericolo: un pericolo per la nostra famiglia, per i nostri figli, per i nostri compagni, per i nostri nonni e per noi stessi.

 

Anche noi abbiamo paura, come tutte le persone. Anche noi ascoltiamo le notizie e i numeri impressionanti di malati e morti. Come in guerra.
Vediamo anche noi la desolazione nelle nostre strade.

Eppure, resistiamo con coraggio.

E non è, come si potrebbe pensare, il coraggio di difendere l’incasso a qualunque costo. Al contrario: è il coraggio di essere consapevoli del proprio ruolo di servizio, che in questo momento è essenziale per la popolazione.

 

La nostra è una barriera, non di certo al virus, ma alla disperazione di chi ha paura e trova in un negozio aperto, oltre al cibo necessario, una consolazione e uno spiraglio di normalità. All’interno di questo negozio ci sono persone che, con le dovute e indispensabili protezioni, non abbandonano il prossimo e combattono con lui le stesse paure.

 

Io sono orgoglioso di rappresentare, da tanti anni, queste donne e questi uomini che non mollano e che hanno, da sempre, nella propria coscienza un valore inestimabile.

 

Grazie dal profondo del cuore! Ma vi prego: proteggetevi e non trascurate mai le norme essenziali di sicurezza.

Siete eroi anche se rimanete vivi.

 

Grazie.

 

 

Maurizio Arosio

Presidente Nazionale Federcarni