VENEZIA | Mille partecipanti, sette macellai, quindici ristoratori e 300 chili di carne per un totale di 60 ‘bisteconi’ cucinati.
È il risultato della seconda edizione del Bistecòn, la rassegna gastronomica che Confcommercio Unione Venezia, assieme ai macellai di Federcarni e ai ristoratori di Fipe, dedica a questo
particolare taglio di Scottona che, con i suoi 5 chili di peso, è la risposta veneta alla più famosa fiorentina.
La rassegna si è conclusa giovedì 27 marzo all’Osteria Porca Vacca di Salzano, dopo aver toccato l’intera provincia facendo tappa in precedenza al Green Garden di Mestre, allo Shapò a Musile di
Piave, al Posto Fisso e Alla Capinera in Riviera del Brenta, Alle Baruffe e al Gato a Chioggia, al Canton e alla Farsora nel Miranese, al Cacciatore, alla Tavernetta del Tocai, al Carro, alla
Botte e al Pigafetta nel portogruarese.
L’iniziativa, che ha preso il via il 24 gennaio percorrendo tutta la provincia di Venezia attraverso rinomati ristoranti, è sostenuta dalla Provincia di Venezia, Fidimpresa Veneto, Venezi@opportunità ed Ente Bilaterale Turismo Spiagge.
Ogni serata ha registrato il pienone di presenze, per appunto un totale di 1000 commensali, di fronte ai quali i macellai Chinellato, Zavattin, Da Re, Ragazzo, Sabbadin, Pantarotto e Favaretto
hanno tagliato questo particolare porzione orizzontale del quarto posteriore di Scottona, una sorta di gigantesca bistecca dei Flintstones con l’osso al centro, che i ristoratori hanno cotto alla
griglia e abbinato ad altre piacevoli pietanze.
La scommessa di mettere in rete due diverse categorie imprenditoriali si è trasformata quindi in successo.
“Questa è la strada da percorrere, i numeri parlano chiaro – commenta il presidente di Confcommercio Unione Venezia Massimo Zanon, che ha ospitato nel suo ristorante di Portogruaro una delle
tappe della rassegna - Mille partecipanti danno la misura di quanto quest’iniziativa, già dalla seconda edizione, sia entrata nel cuore della gente. Carte vincenti, la professionalità
e il gioco di squadra”.
“El Bistecòn ha saputo mettere insieme non solo due diverse categorie di imprenditori, ma generazioni diverse, unendo innovazione e tradizione. Il risultato si è visto - aggiunge Mauro
Chinellato, presidente provinciale di Federcarni – Ci siamo divertiti lavorando, abbiamo spiegato agli ospiti come si taglia e si valuta la qualità di questa particolare porzione di carne e dei
diversi tagli che la compongono, abbiamo risposto alle loro curiosità, mentre ai colleghi ristoratori e agli chef è spettato il compito di valorizzare i diversi metodi di cottura e consigliare
gli abbinamenti più calzanti”.